Circa il 75% degli smartphone usa il sistema operativo Android, che è basato su Linux.
Android è un progetto open source, preso da Google, e fin qui tutto bene.
Ma Google ha poi aggiunto “Google Mobile Services (GMS)”, che include la maggior parte delle app di Google, come Google Play Store, Gmail, YouTube, ecc.
Infatti, la maggior parte di queste app non può essere cancellata dall'utente...
E così gli smartphone sono ora la più grande spia che portiamo sempre con noi, e lo facciamo di nostra spontanea volontà. Google sa dove siamo, in quale ristorante andiamo, cosa compriamo, quali sono i nostri hobby, chi sono i nostri amici e chi è con noi in questo momento...
È quello che vogliamo? Tu lo vuoi?
Android deGoogled
Ecco perché esistono da tempo i cosiddetti Android deGoogled, che non inviano dati a Google, ma non hanno nemmeno Google Play Store e altre app di Google. Le app vengono installate con F-Droid e Aurora Store.
Esempi di Android deGoogled sono:
- lineageOs
- /e/OS
- iodéOS
- GrapheneOS purtroppo solo per i telefoni Google Pixel.
- CalyxOS
E ci sono anche vere e proprie distribuzioni Linux, quindi che non derivano da Android 😉
- postmarketOS è basato su Alpine Linux.
- ubuntu touch, è basato su Ubuntu.
- Droidian è basata su Debian.
Smartphone con Android deGoogled
E chiaramente... la batteria può essere facilmente sostituita!
- SHIFTphone 8 con ShiftOS-Light o /e/OS
- Volla Phone con VollaOS
- Purism Librem 5 con PureOS
- Fairphone 5 con /e/OS
- BraX 3 con iodéOS o ubuntu touch (progetto di crowdfunding)
- Liberux Nexx con LiberuxOS (progetto di crowdfunding, non ancora disponibile)
- PinePhone (pensato principalmente per gli sviluppatori)
Ulteriori informazioni
Dietro deGoogled e/OS c'è la e Foundation, una fondazione creata da Murena. Murena è un'azienda francese che vende alcuni degli smartphone sopra citati con e/OS preinstallato.
Questo link della e Foundation mostra in modo impressionante cosa succede ai nostri dati...
Finora ho citato solo Google, ma per correttezza vi dico che non dovremmo farci illusioni: Apple, Samsung e Co. fanno ovviamente la stessa cosa, ma Google li supera tutti.